Diritto di famiglia italiano

Diritto di famiglia italiano

Matrimonio, separazione e divorzio secondo il diritto italiano

Se state progettando un matrimonio italo-tedesco o siete già sposati con una persona di nazionalità tedesca o italiana, gli avvocati italiani LAVVIT possono offrirvi la loro assistenza legale. Il diritto applicabile a un matrimonio tra coniugi con nazionalità diverse non è sempre scontato. In questo caso, è sempre utile stipulare una convenzione matrimoniale, affinché, in caso di separazione o divorzio, possano essere applicati entrambi gli ordinamenti giuridici a seconda degli aspetti da regolare.

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Il matrimonio secondo il diritto italiano

Il matrimonio, secondo il diritto di famiglia italiano, può essere contratto in tre modi: matrimonio civile contratto davanti all’ufficiale di stato civile, matrimonio concordatario celebrato da un prete cattolico e matrimonio acattolico.

 

Il regime patrimoniale legale nel diritto di famiglia italiano è la comunione dei beni: i coniugi diventano comproprietari di quei beni che ogni coniuge acquisisce durante il matrimonio. Tuttavia, se ci si sposa in Italia, è possibile scegliere il regime patrimoniale della separazione dei beni.

Divorzio secondo il diritto italiano

In caso di rottura del matrimonio, nell’Unione Europea si applica il principio della residenza. Il divorzio è regolato secondo l’ordinamento giuridico del luogo di residenza abituale. Se un coniuge vive in Germania e l’altro in Italia, questo non facilita le cose. Il più veloce può determinare il luogo di giurisdizione e la legge applicabile. Secondo la legge italiana, la separazione deve essere prima constatata, mentre in Germania, anche due cittadini italiani hanno la possibilità di presentare subito la domanda di separazione. Una sentenza di separazione emessa in Italia potrebbe venire convertita in un divorzio in Germania.

Assegno di mantenimento e assegno divorzile secondo il diritto italiano

Finché i coniugi vivono separati, il coniuge economicamente più debole può chiedere all’altro l’assegno di mantenimento con lo scopo di mantenere lo stesso tenore di vita goduto in costanza di matrimonio.

 

L’assegno divorzile si può invece richiedere solo in casi eccezionali, ad esempio, se il coniuge richiedente è incapace di mantenersi da sé non a causa sua. L’importo di tale assegno si basa sulla decisione del giudice.

...secondo la legge italiana:

Secondo la legge italiana, con la fine del matrimonio termina anche il regime patrimoniale legale della comunione dei beni. I beni comuni devono essere divisi, mentre i beni acquisiti per successione e donazioni sono esclusi da tale divisione. Anche in caso di separazione dei beni, i beni acquisiti in comproprietà, come i beni immobili, devono venire divisi.

La legge italiana non prevede il conguaglio delle aspettative pensionistiche, cioè la divisione dei diritti pensionistici acquisiti durante il matrimonio. Pertanto, è consigliabile che i coniugi italiani che hanno acquisito diritti pensionistici in Germania, facciano domanda di divorzio in Germania.

Secondo la legge italiana, il coniuge che non vive più con i figli è tenuto al loro mantenimento. Se il coniuge che vive con i figli, risiede in Italia, l’ammontare del mantenimento può essere stabilito solo da un tribunale italiano. Mentre in Germania l’ammontare del mantenimento si determina secondo la cosiddetta tabella di Düsseldorf (Düsseldorfer Tabelle), i tribunali italiani si basano sulle tabelle dei singoli tribunali e, nella maggior parte dei casi, l’ammontare è stabilito dal giudice in maniera molto più libera rispetto a quanto avviene in Germania.

Se i coniugi divorziano, rimangono genitori a vita. Il genitore che si è trasferito dalla casa coniugale comune ha il diritto e il dovere di frequentare i suoi figli. E i figli, d’altro canto, hanno diritto a vedere il genitore che si è trasferito. Generalmente, il genitore che non vive più con i figli, li può ospitare ogni due fine settimana e vederli un pomeriggio alla settimana. La legge italiana riconosce il modello dell’alternanza: i figli vivono una settimana con la madre e una settimana con il padre.

In linea di principio, entrambi i genitori mantengono la potestà congiunta e sono tenuti a prendere decisioni sulla vita del bambino di comune accordo. Tuttavia, il genitore con il quale il bambino è rimasto può richiedere di decidere autonomamente riguardo le questioni di vita quotidiana del figlio.

La soluzione migliore per porre fine a un matrimonio, anche secondo la legge italiana, è quella di accordare una memoria congiunta quando si presenta la domanda di divorzio. È meglio che i coniugi decidano le conseguenze del divorzio di comune accordo piuttosto che lasciare che lo faccia un giudice. Una memoria congiunta è particolarmente utile nel caso di un divorzio binazionale o transfrontaliero tra Germania e Italia.

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